Sondaggio Politico-Elettorale

DEMOPOLIS: il caso WikiLeaks nell'opinione degli italiani

Pubblicato il 4/12/2010.

Autore:
Istituto Demopolis

Committente/ Acquirente:
LA 7 - Telecom Italia Media, per il Programma Otto e Mezzo, diffuso anche da Apcom, AGI, Agenparl, Virgilio notizie e dal quotidiano Libertà

Criteri seguiti per la formazione del campione:
Campione casuale rappresentativo dell'universo di riferimento, stratificato per classi di età, sesso, titolo di studi, ampiezza demografica del comune ed area di residenza

Metodo di raccolta delle informazioni:
Metodologia CATI

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento:
1.000 intervistati. Universo di riferimento: cittadini maggiorenni residenti in Italia

Data in cui è stato realizzato il sondaggio:
Tra il 30/11/2010 ed il 02/12/2010


QUESTIONARIO

QUESITO n.1

Domanda : Che cosa ha colpito maggiormente la sua attenzione tra le informazioni diffuse da WikiLeaks?.










CONTRIBUTI CONCLUSIVI


Testo conclusivo:
Le informazioni riservate della diplomazia statunitense diffuse da WikiLeaks sono ritenute affidabili da oltre i due terzi degli italiani che hanno seguito il caso sui media. È quanto emerge dai risultati da un'indagine realizzata dall'Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis su un campione di mille intervistati, rappresentativo della popolazione italiana. Sono soprattutto i giudizi poco lusinghieri espressi dalla diplomazia americana su Berlusconi ed altri leader europei ad aver catturato l'attenzione dei cittadini. Il 53% si dichiara molto colpito dalla notizia che il segretario di Stato statunitense Hillary Clinton abbia chiesto di "spiare" i funzionari dell'ONU; il 52% dalla definizione della Russia come "Stato con forte presenza della mafia". Le apprensioni di alcuni Paesi arabi sulla politica iraniana rappresentano una notizia rilevante per il 46% dei cittadini, mentre il 43% evidenzia i preoccupanti commenti americani sui rapporti del Governo italiano con la Russia e la Libia. Il 58% degli italiani sostiene che WikiLeaks abbia il pieno diritto di diffondere le informazioni in suo possesso. Il 23%, pur riconoscendo le ragioni della libertà di stampa, ritiene che WikiLeaks avrebbe dovuto tener conto della sicurezza internazionale. Poco meno di un quinto degli intervistati afferma che WikiLeaks agisca in modo illecito e che Julian Assange, il suo fondatore, vada perseguito. Secondo i dati dell'indagine Demopolis, diretta da Pietro Vento, il sostegno all'azione di WikiLeaks si incrementa nettamente nel sub-campione degli internauti: fra quanti in Italia frequentano assiduamente la Rete, la valutazione che WikiLeaks abbia il pieno diritto di diffondere le informazioni in suo possesso cresce dal 58% del dato medio al 75%. Secondo gli italiani intervistati dall'Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo, sono soprattutto le notizie e i commenti della diplomazia americana sui rapporti di Berlusconi con Putin (35%) a incidere, più del resto, sull'immagine del Governo italiano. Per circa un quarto degli intervistati, pesano sulla reputazione dell'Esecutivo le relazioni del Premier con Gheddafi; il 23% cita infine i giudizi della diplomazia americana sulle feste in casa di Berlusconi. L'indagine è stata condotta dal 30 novembre al 2 dicembre 2010 - per il programma Otto e Mezzo de LA7 - dall'Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis su un campione di 1.000 intervistati, rappresentativo dell'universo della popolazione italiana maggiorenne. Direzione e coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Supervisione della rilevazione demoscopica con metodologia CATI di Marco E. Tabacchi.






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