Sondaggio Politico-Elettorale

Analisi dell'Istituto DEMOPOLIS sulla provenienza del consenso al nascente partito di Fini

Pubblicato il 12/11/2010.

Autore:
Istituto Demopolis

Committente/ Acquirente:
LA 7 - Telecom Italia Media, per il Programma Otto e Mezzo, diffuso anche da Apcom, Agenparl e dai quotidiani Libertà, Affari Italiani, Milano Finanza, lastampa.it

Criteri seguiti per la formazione del campione:
Campione casuale rappresentativo dell'universo di riferimento, stratificato per classi di età, sesso, titolo di studi, ampiezza demografica del comune ed area di residenza

Metodo di raccolta delle informazioni:
Metodologia CATI

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento:
1.006 intervistati. Universo di riferimento: cittadini maggiorenni residenti in Italia

Data in cui è stato realizzato il sondaggio:
Tra il 06/11/2010 ed il 08/11/2010


QUESTIONARIO

QUESITO n.1

Domanda : Se si votasse oggi per le elezioni politiche, a quale partito darebbe la sua preferenza?.

Risposta: Nell'ipotesi di un ritorno anticipato alle urne il nuovo partito del Presidente della Camera otterrebbe oggi un consenso che sfiora l'8%". Una stima di massima che, dopo una lieve flessione in ottobre, si stabilizza nelle ultime ore al 7,8%, ma appare comunque destinata a modificarsi ulteriormente in base alla collocazione ed alle effettive alleanze che Futuro e Libertà sceglierà nelle prossime settimane. È uno dei dati più significativi che emerge da un'indagine condotta, per il programma Otto e Mezzo de LA7, dall'Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis dopo il discorso a Perugia del Presidente della Camera, che ha di fatto sancito, in modo irreversibile, il divorzio tra Fini e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.








CONTRIBUTI CONCLUSIVI


Testo conclusivo:
"2 milioni e 800 mila voti - afferma il direttore dell'Istituto Demopolis Pietro Vento - sono il bacino odierno di Fini: uno spazio composito e trasversale, che incrocia segmenti di diverse aree politiche, prevalentemente di Centro Destra, ma non solo". Interessante appare la stima di Demopolis sulla provenienza del consenso al nascente partito di Fini rispetto alle scelte compiute dagli elettori alle Politiche dell'aprile 2008. Il 60% di quanti oggi sceglierebbero Futuro e Libertà aveva in precedenza votato per il PDL (quasi un milione e 700 mila elettori), il 4% per la Lega o la Destra. Il 7% aveva invece preferito l'UDC di Casini; il 6% l'IdV di Di Pietro, il 12% il Partito Democratico. Il resto, stimabile intorno all'11%, non si era recato alle urne. "In sintesi - ribadisce il direttore di Demopolis Pietro Vento - quasi due terzi del consenso verrebbero sottratti agli alleati di Centro Destra; un segmento sarebbe recuperato dall'astensione. Un quarto degli elettori odierni attratti da Fini avevano scelto nel 2008 l'UDC o il Centro Sinistra". Con l'eccezione del Presidente Napolitano, Gianfranco Fini - grazie ad una fiducia trasversale agli schieramenti politici - resta, con il 47%, il leader politico oggi più stimato dagli italiani: apprezzato dai non collocati politicamente ed in modo crescente da chi in passato ha votato per il Centro Sinistra (il 55% degli elettori 2008 di PD ed IdV); stimato sempre meno da chi, alle Politiche del 2008, aveva votato per la Lega e il PDL. Appena il 28% di quell'elettorato di Centro Destra si fida oggi del Presidente della Camera.






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